Classificazione: Letteratura pakistana
Autore: Malala Yousafzai
Pagine: 284
Valle dello Swat, Pakistan, 9 ottobre 2012,
ore dodici. La scuola è finita, e Malala insieme alle sue compagne è sul
vecchio bus che la riporta a casa. All'improvviso un uomo sale a bordo e
spara tre proiettili, colpendola in pieno volto e lasciandola in fin di
vita. Malala ha appena quindici anni, ma per i talebani è colpevole di
aver gridato al mondo sin da piccola il suo desiderio di leggere e
studiare. Per questo deve morire. Ma Malala non muore: la sua guarigione
miracolosa sarà l'inizio di un viaggio straordinario dalla remota valle
in cui è nata fino all'assemblea generale delle Nazioni Unite. Oggi
Malala è il simbolo universale delle donne che combattono per il diritto
alla cultura e al sapere, ed è stata la più giovane candidata di sempre
al Premio Nobel per la pace. Questo libro è la storia vera e avvincente
come un romanzo della sua vita coraggiosa, un inno alla tolleranza e al
diritto all'educazione di tutti i bambini, il racconto appassionato di
una voce capace di cambiare il mondo.
Cosa penso di questo libro?
Lettura piacevole e travolgente.
Un romanzo che mostra quanta assurdità e odio ci siano nel mondo ma è soprattutto un inno alla vita e al coraggio.
E' una storia vera che mette a nudo la condizione di milioni di donne nel Pakistan e nel mondo.
Un romanzo da far leggere nelle scuole.
Credo sia impensabile che, in una nazione in cui le donne non contano nulla, sia stata proprio una ragazzina a riuscire a trovare il coraggio di alzare la propria voce, facendo la differenza.
Cosa penso di questo libro?
Lettura piacevole e travolgente.
Un romanzo che mostra quanta assurdità e odio ci siano nel mondo ma è soprattutto un inno alla vita e al coraggio.
E' una storia vera che mette a nudo la condizione di milioni di donne nel Pakistan e nel mondo.
Un romanzo da far leggere nelle scuole.
Credo sia impensabile che, in una nazione in cui le donne non contano nulla, sia stata proprio una ragazzina a riuscire a trovare il coraggio di alzare la propria voce, facendo la differenza.
Malala e il suo discorso alle Nazioni Unite:
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