Questa rubrica, a cadenza casuale, raccoglie le prossime uscite in libreria.
"Nel blu tra il cielo e il mare" di Susan Abulhawa
Pagine 336
Euro 16,00
“Loro tre erano le donne della mia vita, il canto della mia anima. Chi in un modo chi in un altro, avevano tutte perso gli uomini che amavano, tranne me. Io rimasi più a lungo che potei.”
Il
romanzo si apre con una voce narrante, quella di Khaled, bambino di
dieci anni la
cui morte è vicina. Prima di entrare definitivamente nel blu, lo
spaziotempo degli spiriti, racconta la sua storia e quella delle donne
della sua famiglia. Una storia che si apre molti anni prima, a Beit
Daras, sulla via diretta che dalla Palestina conduce verso il Cairo. Lì
vivono Umm Mamdouh con le figlie Nazmiyeh e Mariam e il figlio Mamdouh.
La donna è tristemente nota nella zona per non avere un marito e temuta
per il suo essere in connessione col mondo degli spiriti. Poi il
disastro, è il 1948, l'anno della Nakbah, e la famiglia, cacciata dal
paesino
dai bombardamenti israeliani, subisce le prime perdite: Mariam è uccisa,
Nazmiyeh stuprata e Mamdouh ferito gravemente a una gamba. La madre
scatena il djinn contro gli invasori, uccidendone molti prima di
soccombere a sua volta. Per i sopravvissuti comincia la dura esistenza
di profughi:
Mamdouh si trasferisce all'estero in cerca di fortuna e finisce negli
Usa con la moglie. Ha un figlio che morirà giovane, dopo aver rinnegato
le sue origini arabe, e che gli lascerà un'amatissima nipotina, Nur.
Nazmiyeh scopre di essere incinta e sa che il figlio è frutto dello
stupro: con il sostegno del marito decide di tenerlo (Mazen diventerà un
leader della lotta palestinese, torturato e incarcerato per oltre
vent'anni); col tempo arrivano altri nove figli tra cui l'unica femmina
Alwan, a sua volta l'erede della speciale capacità di sentire e vedere
i djinn della famiglia.
Note sull'autrice:
Susan Abulhawa è nata da una famiglia palestinese in fuga dopo la Guerra
dei Sei giorni e ha vissuto i suoi primi anni in un orfanotrofio di
Gerusalemme. Adolescente, si è trasferita negli Stati Uniti, dove si è
laureata in Scienze biomediche e ha avuto una brillante carriera
nell’ambito della medicina. Autrice di numerosi saggi sulla Palestina,
per cui è stata insignita nel 2003 del premio Edna Andrade, ha fondato
l’associazione Playgrounds for Palestine, che si occupa dei bambini dei
Territori occupati. I suoi articoli sono apparsi su numerose testate,
tra le quali “The Huffington Post”, il “Chicago Tribune” e “The
Christian Science Monitor”. Feltrinelli ha pubblicato Ogni mattina a Jenin (2011), il suo primo romanzo, e Nel blu tra il cielo e il mare (2015).
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A presto Barattolini!