Serie Narrativa
Pagine 420
Trama
Un uomo e una bambina fuggono nei boschi; alle loro spalle, una casa in
fiamme, distrutta dai soldati russi che hanno arrestato il padre della
bambina e che ora stanno cercando anche lei. L’uomo si chiama Achmed:
medico (incompetente) di professione, artista (mancato) per vocazione,
nella vita ha sbagliato tutto, ma ora non può fallire, deve salvare la
piccola Havaa, figlia di colui che un tempo era il suo migliore amico. È
pronto a rischiare la vita pur di portarla in città, è disposto a tutto
pur di chiedere aiuto a una donna di cui conosce soltanto il nome:
Sonja. Lei fa il chirurgo, e ha abbandonato una brillante carriera a
Londra per tornare in Cecenia a cercare la sorella scomparsa. Insieme a
un’unica infermiera, gestisce ciò che resta dell’ospedale della città,
dove è più facile procurarsi munizioni che garze, le suture si fanno con
il filo interdentale, e due soli reparti sono ancora in funzione:
maternità e traumatologia. Perché la vita, dopo anni di guerra, ormai è
semplice, essenziale: si nasce, si muore. Grazie ad Havaa, nel corso di
cinque giorni cruciali, Achmed e Sonja scopriranno gli intrecci
invisibili che legano da sempre le loro strade. Perché Havaa è la forza
che attrae i destini in un’unica orbita. È un vento che riporta il
desiderio di speranze e passioni dimenticate. È l’anello che chiude il
cerchio e fa sì che tutto possa continuare. Si nasce, si muore; la vita
rinasce.
Cosa penso di questo libro?
Carissimi lettori,
questo gennaio sembra essere iniziato alla grande, ho letto già non pochi libri.. ma ce ne sono così tanti nella mia wishlist che per ogni nuovo libro pubblicato ce ne sono altri mille che voglio leggere! Ah che guaio!
Oggi vi parlo del romanzo "La fragile costellazione della vita" di Anthony Marra.
Molti non saranno d'accordo con me. Avevo letto molte recensioni positive, se non addirittura mooooolto positive su questo romanzo; ma devo ammettere che non l'ho trovato così appassionante e strappalacrime e poetico come molti sostengono. Non mi odiate!
Ho trovato, invece, abbastanza faticosi i continui salti temporali che si snodano durante le vicende tanto da farmi perdere il filo del discorso.
Un libro certamente triste, che narra di vicende tristi. Devo ammettere che non sapevo molto su quella che è stata la vita
tra le bombe in Cecenia.
I personaggi più interessanti? Quelli femminili. Havaa è una bambina sveglia, intelligente e con un bagaglio lessicale forse un po' troppo ampio rispetto la sua età.
Le frasi più belle:
"Ci sono cartine che ti mostrano come raggiungere i posti dove vuoi andare, ma non c'è nessuna cartina che ti mostri come raggiungere il tempo dove vorresti essere"
"Il lavoro di una vita potrebbe anche essere ripulire dal piscio la tazza di un cesso. Non è che un lavoro abbia più senso solo perchè passi una vita a farlo"