venerdì 20 marzo 2015

Liebster Award 2015

Buongiornissimo!

E' da tanto che non vi scrivo, mi eravate mancati tantissimo!
Purtroppo l'università con i suoi ultimi esami mi sta tenendo davvero occupatissima, tanto da non essere riuscita a ritagliare nemmeno un angolino del mio tempo per voi, preziosi amici!
Ho dovuto anche saltare anche l'appuntamento con la mia rubrica mensile a Febbraio!
Che disperazione... dite che non vale se la scrivo a Marzo? Mmm..

Oggi è una bellissima giornata, perchè, oltre al fatto che sembri sia arrivata la primavera e sono qui a scrivervi soltanto con una canottierina addosso.. stamattina mi sono svegliata con una bellissima notizia! Sono stata nominata non da uno, ma da addirittura due blog amici per il premio:

 
e per questo ringrazio di cuore le amiche Nolween del blog Uno scaffale di libri e Silvia autrice del blog Cinebooks Blog.
Non potete minimamente immaginare la sorpresa, piacevolissima sorpresa!
Quindi eccomi qui a parlare un po' di me.

Regolamento:
Ringraziare il blog che ti ha nominato
Rispondere alle 10 domande
Nominare altri 10 blog
Porre 10 domande
Comunicare la nomina ai 10 blog scelti.
Le domande di Nolween del blog Uno scaffale di libri.
1) Perché hai aperto un lit-blog?
Un po' per mettermi alla prova perchè un blog richiede assidua costanza ed impegno, un po' per incontrare qualcuno con cui aver voglia di condividere i miei pensieri riguardo i libri letti. Non conosco molte persone con la mia stessa passione, a parte mia sorella. Ho sempre sognato di far parte di un club di lettura, oppure di un corso di scrittura, ma la mia città non offre nulla di questo e quindi un bel giorno mi sono rifugiata nel mondo virtuale di internet con la speranza di trovare qualcuno che apprezzi la mia passione e che magari un giorno abbia voglia di creare un salottino con me!
2)Perché hai scelto proprio questo nome per il tuo blog?
Lo ammetto: inizialmente il mio blog era un infuso delle mie più grandi passioni. Non era incentrato soltanto sui libri, ma parlava anche del fai-da-te, amando tantissimo il riciclo creativo; e di cucina vegetariana e vegana. Avevo quindi scelto un nome neutro, in modo da poter essere in grado di raccogliere le mie passioni e infilarle tutte in un luogo sicuro e prezioso, un barattolo. Che ami, poi, in maniera smisurata tutte le scatole di latta, è un altro discorso. Che contengano biscotti, dolciumi o utensili non importa. Le adoro, sono talmente vintage
Da qui è nato il nome Il barattolo di latta.
3) Qual è il tuo genere preferito e quello che invece non puoi leggere?
Premetto che non ho un genere preferito, mi piace ingurgitare di tutto, che sia un libro di narrativa, un'autobiografia, un fantasy.. ma devo ammettere di avere una predilezione per le storie "terrestri", mi sono accorta che spesso mi ritrovo a scartare a priori libri ambientati in un mondo lontano o in una vita parallela futura popolata da strani esseri, insomma non amo moltissimo la fantascienza.

4) Leggi in lingua originale? Perché?
Ho letto qualche libro in lingua originale, ma soltanto in inglese.
Ho un ricordo piacevolissimo di Frankenstein di Mary Shelley e di quando la mia prof di inglese del liceo chiese alla classe se a qualcuno sarebbe piaciuto leggere un libro in lingua. Io fui l'unica che alzai d'impulso la manina, e con gli sguardi di tutti addosso e un po' imbarazzata dissi "Io!"
Ho letto anche Romeo and Juliet di Shakespeare e ultimamete una lettura un po' più leggera ma ugualmente bellissima, Harry Potter and the Sorcener's stone della J. K. Rowling. Ho un ricordo bellissimo di entrambe queste letture.
Perchè leggo in inglese? Fondamentalmente per fare pratica e per tenermi in esercizio. A pensarci bene, al liceo me la cavavo piuttosto bene con le lingue straniere, ma adesso ho perso molta di quella proprietà di linguaggio e del mio bagaglio lessicale.
5) Collabori con case editrici?
No, ma mi piacerebbe moltissimo farlo.
6) Qual è un libro che avresti voluto scrivere tu? 

Ci sono dei libri che ho amato dalla prima parola e che mi sono entrati dentro lasciando un segno indelebile. Ma non ci sono libri che avrei voluto scrivere io, perchè non sarei stata ugualmente capace di regalare al mondo un simile gioiellino.

7) Le recensioni le scrivi di pancia o prendi appunti mentre leggi?
Dipende. Il più delle volte le scrivo di pancia, vomitando di getto tutto quello che penso. 
Altre volte scrivo piccoli appunti e trascrivo frasi per non dimenticare un passaggio da commentare o un episodio, una parola, una frase che mi ha colpito.
8) Qual è uno dei libri più belli che tu abbia mai letto?
Senza dubbio: 22/11/63 di S.King (che devo rileggere, a proposito!). Amo i libri con dei viaggi nel tempo alla Ritorno al futuro e questo romanzo ha tutti gli ingredienti fondamentali per essere il mio preferito: il viaggio nel tempo; quella suspence che ti fa rimanere attaccata al libro per ore, dimenticando perfino che bisogna mangiare e far fare i bisogni al cane; la storia d'amore tenera e delicata ed un bel gruzzolo di fatti veri e realmente accaduti.
9) Associa una parola al libro della domanda precedente.
Emozione.
10) Cosa ti aspetti per il tuo blog? 
Che sia fonte di scambi di opinioni, anche contrastanti; che sia un angolino in cui ci si possa confrontare, conoscere, e coltivare delle belle amicizie.

 Le domande di Silvia del blog Cinebooks blog.

1) Come mai ha deciso di aprire il blog? 
Come sopra :D

Un po' per mettermi alla prova perchè un blog richiede assidua costanza ed impegno, un po' per incontrare qualcuno con cui aver voglia di condividere i miei pensieri riguardo i libri letti. Non conosco molte persone con la mia stessa passione, a parte mia sorella. Ho sempre sognato di far parte di un club di lettura, oppure di un corso di scrittura, ma la mia città non offre nulla di questo e quindi un bel giorno mi sono rifugiata nel mondo virtuale di internet con la speranza di trovare qualcuno che apprezzi la mia passione e che magari un giorno abbia voglia di creare un salottino con me!


2) A quanti anni ti sei appassionato/a di libri? Grazie a chi o a cosa?
Potevo essere una bimbetta di 10-12 anni. Ricordo che io e la mia cuginetta abbiamo iniziato a trascorrere le estati insieme leggendo libri e scambiandoci quelli che avevamo in possesso. Mi ricordo che ci sedevamo sul dondolo insieme, ognuna con i nostri libri tra le mani. 
Il mio primo libro è stato Il mago di Oz. Come fare a dimenticare quel primo emozionante approccio, la sensazione di toccare con mano le pagine di un libro vero e la soddisfazione di aver letto un libro intero per la prima volta?


3) Quanto tempo dedichi al tuo blog?
Dipende da quanto sono impegnata. Anche quando non ho la possibilità di scrivere e aggiornarlo per via degli impegni universitari, trovo sempre il tempo di leggere i commenti e cerco sempre di rispondere a tutti!
Nei miei periodi di libertà cerco di aggiornarlo più volte alla settimana.


4) Hai mai pensato di voler chiudere il blog? Cosa ti ha dato la spinta per andare avanti?
Chiuderlo mai. E' ancora troppo giovane e nonostante a volte nutri dei dubbi sulle mie capacità, cerco di non abbattermi mai e piuttosto leggo gli altri blog e trovo l'ispirazione e la forza per andare avanti!


5) Qual è il tuo genere di libri preferito?
Sicuramente romanzi di narrativa, non ho particolari esigenze quando inizio un libro, spero solo che mi coinvolga tanto e che si lasci leggere tutto d'un fiato!


6) Un libro che porti nel cuore.
Ci sono tanti libri che porto nel cuore, ma mi sento in obbligo di menzionare i miei tre libri preferiti: 22/11/63 di S.King, Memorie di una geisha di Arthur Golden e La signora delle camelie di A. Dumas.


7) Un libro che non rileggeresti 
Bellezza e tristezza di Kawabata, di una sconvolgente bruttezza.


8) Regali libri? Secondo quali criteri li scegli?
Adoro regalare libri, ma soltanto a persone di cui conosco molto bene i gusti letterari.
Non ho un criterio preciso, a volte mi verrebbe da regalare un libro che mi è piaciuto molto, ma alla fine cerco sempre qualcosa con cui andare sul sicuro.


9) Presti mai i tuoi libri? 
Devo dire, di rado e solo se sono sicura che ritorneranno indietro! :)
Non presterei mai un mio libro ad una persona di cui non mi fido o che non conosco bene.


10) Hai manie particolari riguardanti i libri?
Che buffa questa domanda! :)
Non ho manie particolari, leggo ovunque, sul letto, in poltrona, alla fermata dell'autobus...
Se un libro cita una canzone vado subito a cercarla, e l'ascolto come sottofondo. 
Le mie nominations:
Non so se posso nominare qualcuno che mi ha nominata a sua volta, ma io ci tengo molto a farlo!
Quindi nomino:
Ed ecco le mie dieci domande:

 

1. C'è stato un libro che hai letto di cui hai apprezzato di più il film?
2. Qual è stato il libro che ti ha fatto ridere (o sorridere) di più?
3. Qual è stato il libro raccomandato da un amico che ti ha colpito di più? Ti è piaciuto o ti ha deluso?
4. C'è stato un libro che hai potuto finire in un giorno solo perchè non riuscivi a fare a meno di leggere? Qual è stato?
5. C'è stato un libro che ti ha fatto amare qualcosa di cui non eri a conoscenza e ti ha spinto a saperne di più? (un luogo, una tradizione...)
6. C'è stato un libro che ha riscosso critiche cattive e che invece tu hai amato o un libro che hai odiato ma che tutti elogiavano?
7. Qual è stato il libro più importante della tua infanzia (o adolescenza)?
8. C'è stato un libro che ti ha fatto piangere o emozionare?
9. Hai mai abbandonato un libro? Quale/i e perchè?
10.  Qual è la cosa che ami maggiormente dell'avere un blog?

mercoledì 25 febbraio 2015

The Book Store #1

Questa rubrica, a cadenza casuale, raccoglie le prossime uscite in libreria.

Da OGGI in libreria:
"Nel blu tra il cielo e il mare" di Susan Abulhawa


Pagine 336
Euro 16,00

 

“Loro tre erano le donne della mia vita, il canto della mia anima. Chi in un modo chi in un altro, avevano tutte perso gli uomini che amavano, tranne me. Io rimasi più a lungo che potei.”


Il romanzo si apre con una voce narrante, quella di Khaled, bambino di dieci anni la cui morte è vicina. Prima di entrare definitivamente nel blu, lo spazio­tempo degli spiriti, racconta la sua storia e quella delle donne della sua famiglia. Una storia che si apre molti anni prima, a Beit Daras, sulla via diretta che dalla Palestina conduce verso il Cairo. Lì vivono Umm Mamdouh con le figlie Nazmiyeh e Mariam e il figlio Mamdouh. La donna è tristemente nota nella zona per non avere un marito e temuta per il suo essere in connessione col mondo degli spiriti. Poi il disastro, è il 1948, l'anno della Nakbah, e la famiglia, cacciata dal paesino dai bombardamenti israeliani, subisce le prime perdite: Mariam è uccisa, Nazmiyeh stuprata e Mamdouh ferito gravemente a una gamba. La madre scatena il djinn contro gli invasori, uccidendone molti prima di soccombere a sua volta. Per i sopravvissuti comincia la dura esistenza di profughi: Mamdouh si trasferisce all'estero in cerca di fortuna e finisce negli Usa con la moglie. Ha un figlio che morirà giovane, dopo aver rinnegato le sue origini arabe, e che gli lascerà un'amatissima nipotina, Nur. Nazmiyeh scopre di essere incinta e sa che il figlio è frutto dello stupro: con il sostegno del marito decide di tenerlo (Mazen diventerà un leader della lotta palestinese, torturato e incarcerato per oltre vent'anni); col tempo arrivano altri nove figli tra cui l'unica femmina Alwan, a sua volta l'erede della speciale capacità di sentire e vedere i djinn della famiglia.

Note sull'autrice:


http://nena-news.it/wp-content/uploads/2015/01/susan.jpgSusan Abulhawa è nata da una famiglia palestinese in fuga dopo la Guerra dei Sei giorni e ha vissuto i suoi primi anni in un orfanotrofio di Gerusalemme. Adolescente, si è trasferita negli Stati Uniti, dove si è laureata in Scienze biomediche e ha avuto una brillante carriera nell’ambito della medicina. Autrice di numerosi saggi sulla Palestina, per cui è stata insignita nel 2003 del premio Edna Andrade, ha fondato l’associazione Playgrounds for Palestine, che si occupa dei bambini dei Territori occupati. I suoi articoli sono apparsi su numerose testate, tra le quali “The Huffington Post”, il “Chicago Tribune” e “The Christian Science Monitor”. Feltrinelli ha pubblicato Ogni mattina a Jenin (2011), il suo primo romanzo, e Nel blu tra il cielo e il mare (2015).




 [Clicca su Order Now, ti indirizzerò alla pagina della Feltrinelli, dove potrai acquistare il libro]

http://www.lafeltrinelli.it/libri/susan-abulhawa/blu-cielo-e-mare/9788807031267

Che ne pensate di questo romanzo? Vi ispira? Fatemi sapere cosa ne pensate, i vostri pareri in merito!
A presto Barattolini!





lunedì 23 febbraio 2015

Booktracks #2

Ciao a tutti lettori! Come state??

Questo è il mio secondo appuntamento con Booktracks, la rubrica che raccoglie le colonne sonore dei libri.

La canzone che oggi ascolteremo è tratta dal romanzo di Kreller Susan - Un elefante nella stanza.

Parliamo della ballata d'amore Waiting for the miracle di Leonard Cohen.


" (...) ...Julia si prendeva un biscotto dopo l'altro e a un tratto mi ha chiesto se avevo portato l'Mp3 e si è messa le cuffie e ha alzato il volume così tanto che lo sentivo anch'io, Leonard Cohen. Ho chiuso gli occhi e sono rimasta in ascolto, Baby, I've been waiting, I've been waiting night and day, era la canzone preferita di mio padre, Waiting for the Miracle, e me ne stavo distesa lì con il fiato sospeso. Con gli occhi chiusi, vedevo mio padre emozionato, seduto in cucina, che mi traduceva la canzone, sentivo come parlava di quest'uomo, che aspetta e aspetta e ama una donna, ma non la ama per davvero, però vuole sposarla lo stesso, prima o poi."



Leonard Norman Cohen (Montréal, 1934) è un cantautore, poeta, scrittore e compositore canadese. È uno dei cantautori più celebri, influenti e apprezzati della storia della musica.
Nelle sue opere esplora temi come la religione, l'isolamento e la sessualità, ripiegando spesso sull'individuo. Vincitore di numerosi premi e onorificenze, è inserito nella Rock and Roll Hall of Fame.







Inglese
Italiano
Waiting For The Miracle

Aspettando il miracolo

Baby, I've been waiting,
I've been waiting night and day.
I didn't see the time,
I waited half my life away.
There were lots of invitations
and I know you sent me some,
but I was waiting
for the miracle, for the miracle to come.
I know you really loved me.
but, you see, my hands were tied.
I know it must have hurt you,
it must have hurt your pride
to have to stand beneath my window
with your bugle and your drum,
and me I'm up there waiting
for the miracle, for the miracle to come.
Ah I don't believe you'd like it,
You wouldn't like it here.
There ain't no entertainment
and the judgements are severe.
The Maestro says it's Mozart
but it sounds like bubble gum
when you're waiting
for the miracle, for the miracle to come.
Waiting for the miracle
There's nothing left to do.
I haven't been this happy
since the end of World War II.
Nothing left to do
when you know that you've been taken.
Nothing left to do
when you're begging for a crumb
Nothing left to do
when you've got to go on waiting
waiting for the miracle to come.
I dreamed about you, baby.
It was just the other night.
Most of you was naked
Ah but some of you was light.
The sands of time were falling
from your fingers and your thumb,
and you were waiting
for the miracle, for the miracle to come
Ah baby, let's get married,
we've been alone too long.
Let's be alone together.
Let's see if we're that strong.
Yeah let's do something crazy,
something absolutely wrong
while we're waiting
for the miracle, for the miracle to come.
Nothing left to do ...
When you've fallen on the highway
and you're lying in the rain,
and they ask you how you're doing
of course you'll say you can't complain --
If you're squeezed for information,
that's when you've got to play it dumb:
You just say you're out there waiting
for the miracle, for the miracle to come.
Tesoro, ho aspettato,
ho
aspettato giorno e notte.
Non ho guardato l'ora,
Ho aspettato per metà della mia vita.
Ci sono stati molti inviti
e so che tu me ne hai inviati alcuni,
ma stavo aspettando
il miracolo, che arrivasse il miracolo.
Lo so che mi ami davvero.
Ma, sai, avevo le mani legate.
Lo so, deve averti fatto soffrire,
deve aver ferito il tuo orgoglio
dover stare sotto la mia finestra
con tromba e tamburo,
e io lassù che aspettavo
il miracolo, che arrivasse il miracolo.
Ah non credo ti sarebbe piaciuto,
non
ti sarebbe piaciuto qui.
Non ci sono svaghi
e i giudizi sono severi.
Il maestro dice che è Mozart
ma suona come gomma da masticare
quando aspetti
il miracolo, che arrivi il miracolo.
Aspettando il miracolo
Non c'è nient'altro da fare.
Non sono mai stato così felice
dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Non c'è nient'altro da fare
quando sai di essere preso.
Non c'è nient'altro da fare
quando implori per una briciola
Non c'è nient'altro da fare
quando devi continuare ad aspettare
aspettare che arrivi il miracolo.
Ti ho sognato, tesoro.
Proprio l'altra notte.
Eri praticamente nuda
Ah ma alcune parti di te splendevano.
Le sabbie del tempo scorrevano
dalle tue dita e dal tuo pollice,
e
tu stavi aspettando
il miracolo, che arrivasse il miracolo
Ah tesoro, sposiamoci,
siamo
stati soli troppo a lungo.
Stiamo da soli insieme.
Vediamo se siamo così forti.
Sì, facciamo qualcosa di folle,
qualcosa di assolutamente sbagliato
mentre aspettiamo
il miracolo, che arrivi il miracolo
Non c'è altro da fare...
quando sei caduta in autostrada
e stai distesa sotto la pioggia,
e ti chiedono come stai
di sicuro dirai che non ti lamenti --
quando cercheranno di estorcerti informazioni,
in quel momento dovrai apparire stupida:
di semplicemente che sei lì ad aspettare
il miracolo, che arrivi il miracolo.

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