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Rubrica a cadenza casuale che raccoglie le prossime uscite in libreria |
Buongiornissimo readers!
E' quasi un peccato restare tra le mura domestiche in una giornata così assolata; non credete? That's life... Per fortuna mi dedico a voi, che siete così bravi a risollevarmi il morale!
Anche oggi, attraverso la mia rubrica The Book Store, mi dedicherò ad una segnalazione.
Vi parlo del libro C'era un italiano in Argentina... scritto da Claudio Martino e Paolo Pedrini.
Siete curiosi di sapere di cosa tratta il libro in questione? Bene, non vi resta che continuare a leggere questo post. Come sempre, a fine post, troverete il link di riferimento per l'acquisto.
Happy reading!
Titolo: C'era un italiano in Argentina...
Autore/i: Claudio Martino e Paolo Pedrini
Editore: Hever
Pagine: 232
ISBN-10: 8896308232
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SINOSSI
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Che fine ha fatto Vittorio Meano? Il libro ricostruisce la vita di questo architetto piemontese, tanto dimenticato quanto affascinante, autore a Buenos Aires del Colón e del Congresso, nonché a Montevideo del Parlamento. Sono pagine sorprendenti, dallo stile asciutto e personale, scritte in modo agile e coinvolgente, mai noiose seppur dense di particolari e di riferimenti precisi: dalla nascita a Gravere all'infanzia a Susa, dagli studi a Pinerolo alla giovinezza torinese, dal viaggio verso l'Argentina alle vicende umane e professionali intessute nella capitale platense, per concludersi con l'omicidio e i relativi retroscena. Il testo, che in alcune parti riveste i caratteri dell'inchiesta e a tratti assume quasi i contorni del noir, oltre a narrare un'esistenza da romanzo e a sviscerare un enigma da film giallo, parla altresì dell'emigrazione italiana, di Torino e di Buenos Aires nella seconda metà dell'Ottocento e della cifra artistica dei lavori meaniani. Un racconto biografico che diventa affresco storico e si presta a ulteriori piani di lettura.
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GLI AUTORI
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Entrambi reduci dall’Università di Torino, laureati l’uno in legge e l’altro in agraria, si sono incrociati per la prima volta sul fronte di lavoro, nel 1986, occupati all’interno della stessa organizzazione associativa agricola. Hanno subito fraternizzato in un sodalizio che dura da allora, tra alterne vicende in cui i destini professionali di ciascuno (sia come campo di attività sia per ambito territoriale) si sono allontanati e riavvicinati più volte. Un leitmotif ha fatto sempre da sfondo all’impegno comune e agli intervalli di distacco: la costante collaborazione con testate giornalistiche nazionali e locali dettata dalla passione di scrivere, che si è articolata in reportages, inchieste, ritratti, rubriche, interviste, attualità, commenti e anche cronache, condotti sovente a quattro mani. “C’era un italiano in Argentina…” è la loro opera d’esordio.
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Avevate già sentito parlare di questo libro? Cosa ne pensate? In attesa di ricevere una copia del libro che gli autori mi invieranno davvero molto gentilmente, sono curiosa di sentire la vostra opinione!
All the best!