martedì 3 febbraio 2015

Memorie di una geisha - Arthur Golden

| Numero di pagine: 571 | Formato: Paperback | Isbn-10: 8878188212 | Data di pubblicazione:  |


Trama:
Un romanzo, attentamente documentato, che conserva l'immediatezza e l'emozione di una storia vera. Che cosa significa essere una geisha lo apprendiamo così dalla voce di Sayuri che ci racconta la sua storia: l'infanzia, il rapimento, l'addestramento, la disciplina, tutte le vicende che, sullo sfondo del Giappone del '900, l'hanno condotta a diventare la geisha più famosa e ricercata.  



Questo è uno di quei romanzi indimenticabili che ti fanno viaggiare e percorrere mille miglia stando semplicemente accoccolati sul divano.
Prima di leggere questo libro non conoscevo molto sulla vita delle geishe e sulle tradizioni del Giappone agli inizi del '900 e, nonostante il libro fosse già molto famoso, ho cominciato questo romanzo alla cieca, volutamente, proprio perchè volevo lasciarmi trasportare da una storia che non conoscevo.

Pagina dopo pagina ho potuto appurare che il personaggio della geisha è ben lontano da tutti quei clichè stereotipati che si tendono a considerare, ovvero quello di una prostituta di un certo livello. Una geisha era molto di più. Le geishe erano prima di tutto delle artiste che popolavano le case del thè, dovevano saper suonare, danzare, cantare, conoscere le più severe regole del bon ton e tanto più erano capaci di intrattenere tanto più la loro compagnia era richiesta.
Arthur Golden mi ha fatto captare ogni sfumatura e tonalità che caratterizza questa cultura così lontana da quelle occidentali rapendomi con la sua straordinaria abilità di scrittura.
La lunghezza del libro non pesa affatto, anzi, leggendolo non lo si vorrebbe finire mai.
Uno dei miei libri preferiti, che leggerò sicuramente ancora una volta fra qualche tempo.
Assolutamente consigliato! Buona lettura!




"Mia madre diceva sempre che mia sorella Satsu era come il legno, radicata al terreno come un albero sakura. Ma a me diceva che ero come l'acqua...l'acqua si scava la strada attraverso la pietra, e quando è intrappolata, l'acqua si crea un nuovo varco."


"Il rimpianto è un tipo di dolore molto particolare;di fronte ad esso siamo impotenti. E' come una finestra che si apra di sua iniziativa: la stanza diventa gelida e noi non possiamo fare altro che rabbrividire. Ma ogni volta si apre sempre meno, finché non arriva il giorno in cui ci chiediamo che fine abbia fatto."

"A volte credo che le cose che ricordo siano più reali di quelle che vedo."

"Conduciamo la nostra esistenza come acqua che scende lungo una collina, andando più o meno in un'unica direzione finché non urtiamo contro qualcosa che ci costringe a trovare un nuovo corso."





Dal libro è stato tratto l'omonimo film. A breve inserirò un confronto nella sezione Dal libro al film.

6 commenti:

  1. Un libro che mi ha sempre detto "leggimi" ma che io ho sempre lasciato sugli scaffali della libreria! Da quando scrivi mi sembra davvero promettente!

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  2. Uno dei libri più belli che abbia mai letto! :)

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  3. Ehi, ho ricambiato con piacere la visita e mi sono unita ai lettori fissi:)
    Ho comprato questo libro proprio qualche giorno fa e aspetto il momento adatto per leggerlo! La tua recensione mi fa sperare bene.
    Un bacio,
    A

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